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La foto manipolata di Kate, gigantesco spot per la libera (e autentica) informazione

Kate in foto taroccata: il disastro della principessa in posa sorridente insieme ai suoi tre figli (nella foto pubblicata dal “Corriere della Sera”) è un gigantesco spot per la stampa tradizionale sempre più sotto attacco delle famigerate fake news. «Era importante per noi chiarire che la fotografia era stata manipolata», ha affermato netto il direttore della France Press l’agenzia internazionale che ha scoperto l’inganno. L’importanza di quella verifica, oltre a rassicurare i clienti sull’autenticità del servizio offerto, contiene effetti comunicativi uguali e contrari rispetto al clamore suscitato dall’improvvida iniziativa della Royal Family. La foto ritrae una delle prime immagini della principessa di Galles dopo l’operazione all’addome. Sulle sue condizioni di salute trattengono il fiato i sudditi: non si conoscono infatti i motivi per i quali la principessa abbia sospeso tutti gli appuntamenti pubblici fino all’estate. Le ragioni della manipolazione potrebbero celare altri sottintesi? L’inganno svelato dai fotogiornalisti dell’agenzia è duplice: la foto è falsa perchè presenta incongruenze visibili ad un occhio esperto, ingannevole perchè trasmette un messaggio di serenità artefatto.

L’infortunio con il fotoshop, per la risonanza dei personaggi coinvolti, è un clamoroso esempio di menzogna amplificato dalla sicumera di un’emittente così attendibile. E indica quali siano oggi i rischi per l’opinione pubblica di trangugiare quotidianamente non-notizie a cui tendiamo un po’ tutti sommariamente a credere, se persino la Royal Family ricorre a questo genere di trucchetti. Non c’è bisogno dell’Intelligenza Artificiale per cadere in tranelli comunicativi, sebbene le nuove tecnologie rappresentino un’aggravante se utilizzate per mistificare la realtà. Ma perchè ce ne siamo accorti? Perchè c’era di mezzo la Corona inglese. E quante altre volte invece ci passa tutto davanti senza avere gli strumenti per muovere il minimo dubbio?

L’argomento assume toni ancor più ingannevoli se pensiamo che la foto manipolata di Kate – subito ritirata con tante scuse della principessa – avrebbe dovuto trasmettere una notizia: il ritorno alla piena forma fisica. Messaggi che in Inghilterra hanno un significato ben preciso dopo la morte di Elisabetta II, in grado di puntellare il traballante trono di Re Carlo III che con i problemi di salute aveva giocato d’anticipo rispetto alla nuora. Ma noi che ci confrontiamo ogni giorno con le umane debolezze che scorrono a fiotti sullo schermo dello smartphone, possiamo forse sentirci un po’ più garantiti dopo uno svarione del genere. Prima o poi la verità viene a galla se persino i Windsor provano a camuffarla. E allora facciamo festa almeno per un giorno e godiamoci il momento: l’abuso di take imprecisi, senza capo né coda e spesso non verificabili avrà trovato qualche giustiziere in più. Dopotutto dei rischi di un’informazione ingannevole che si annida negli anfratti della nostra mente, quasi nessuno ne parla. E i giornalisti, spesso poco avvezzi a parlare di se stessi, anche questa volta sembrano rispettare le consegne. Ma il problema è gigantesco: chi ha respirato l’aria da bottega artigianale delle redazioni di provincia, del dovere di separare i fatti dalle opinioni, non può che sentirsi risollevato per lo scivolone reale. Il Re è davvero nudo se la più antica e prestigiosa monarchia in circolazione ricorre a uno stratagemma così grossolano che basta l’occhio esperto di un bravo fotografo per scoprirlo. L’incidente non basterà a schiantare le luci artificiali di social e influencer, ma almeno è un’ottima occasione per riflettere sul futuro che ci attende e su cosa possiamo ancora fare per renderlo meno accidentato.

Massimo Levantaci
massimoilblog.it

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