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Il PUE di Viale Ferrovia passa dall'adozione all'approvazione

L'area a Lucera compresa tra Viale Ferrovia, Via Montesanto e Via Montello per il sindaco Giuseppe Pitta vedrà una riqualificazione storica con servizi e centri commerciali.

LUCERA – A relazionare sul quarto accapo dell’ultimo Consiglio Comunale del 12 settembre, “Approvazione del P.U.E. del Subcomparto Est del Comparto ARO.VF (Ambito di riordino di Viale Ferrovia) ai sensi dell’art. 16 della L.R. Puglia n. 20 del 27/07/2001”, sono stati il sindaco Giuseppe Pitta in qualità di assessore all’Urbanistica e l’ingegnere Pietro Savoia in qualità di dirigente del settore.

Il primo ha preannunciato che avrebbe fatto una relazione molto breve rispetto a quel Piano Urbanistico Esecutivo dal momento che ne era stata già fatta una molto più lunga e dettagliata nella fase di adozione, quindi ha spiegato che dalla stessa fase di adozione a quella di approvazione nulla era cambiato in merito agli elaborati tecnici e alle previsioni normative, ragion per cui quello che ci si era detti qualche mese prima era rimasto tale.

Quanto invece alla proposta di delibera di Consiglio Comunale che in quella sede si sarebbe andata a porre ai voti, c’era a suo dire la risposta puntuale da parte dello stesso dirigente del settore Urbanistica ing. Pietro Savoia a tutte le osservazioni pervenute al Comune.

Di fatto, come ha chiarito il sindaco, il grosso delle osservazioni era rappresentato dagli appunti, dalle puntualizzazioni e dalle domande trasformate appunto in osservazioni provenienti dai consiglieri comunali in fase di adozione del Piano Urbanistico Esecutivo. Vi era inoltre sempre a dire di Pitta anche una precisa risposta sempre del dirigente all’unica osservazione pervenuta dalla società civile e dunque non dal consesso consiliare rispetto alle attività di commercio. Per tali ragioni e dato che era stato adottato dal Consiglio Comunale nella seduta precedente mediante appunto la proposta di delibera di adozione, il sindaco Pitta ha ritenuto che si potesse procedere all’approvazione definitiva di quel PUE, che interessava la zona che lambisce l’area mercatale sino alla parte superiore del comparto che arriva a ridosso di Porta Troia e quindi di Piazza del Popolo, la quale avrebbe portato secondo lui un’importante riqualificazione di una zona solo in parte edificata e quindi poco o nulla urbanizzata, pertanto calcolando che nell’attuazione del PUE ci sarebbe stata una predisposizione immediata delle opere di urbanizzazione a carico dei soggetti attuatori, si sarebbe aggiunta la possibilità di allargare l’area mercatale nonché quella, seppur non ancora definita, di prevedere una struttura commerciale di medie dimensioni che avrebbe potuto sicuramente rafforzare l’occupazione in città e rendere ancora più appetibile il bacino commerciale lucerino.

Inoltre, come ha continuato a spiegare Pitta, a suo parere non ci sarebbero stati problemi a procedere – dal momento che l’iter normativo era stato affrontato in maniera positiva – all’approvazione definitiva di quello che lo stesso sindaco riteneva essere fino a quel momento il più grande Piano Urbanistico Esecutivo approvato e che andava secondo lui a riqualificare un’intera area a ridosso di una zona periferica e di un’altra a servizi.

Il presidente del Consiglio Comunale Pietro Di Carlo ha potuto così procedere a dare la parola all’ing. Pietro Savoia per una relazione dal punto di vista tecnico. L’ingegnere ha dunque riepilogato innanzitutto le caratteristiche di quel PUE e ha chiarito che l’area interessata era quella delimitata da Via Montello, Via Montesanto e Viale Ferrovia, quindi il triangolo che è al vertice di Porta Troia, ovvero Piazza del Popolo. Savoia è quindi passato a illustrare brevemente cosa prevedeva quel PUE e ha spiegato che il 50% delle aree interessate sarebbe stato ceduto al Comune per servizi mentre il restante 50% sarebbe rimasto di proprietà dei lottizzanti, i quali avrebbero potuto realizzare lotti sia residenziali che misti nonché un lotto interamente dedicato ad attività terziaria, pertanto a dire dell’ingegnere non era vero, come si diceva, che era stata concentrata in un unico lotto l’intera superficie terziaria, ma in realtà una parte sarebbe rimasta mista con quella residenziale. Savoia ha aggiunto che si prevedeva la cessione in particolare di un’area in adiacenza all’attuale area mercatale, in maniera tale da consentire la sua espansione in futuro o anche nel breve termine.

Greta Notarangelo

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