LUCERA – A relazionare sull’ottavo punto dell’ultimo Consiglio Comunale del 19 luglio, “Autonomia differenziata”, è stato il consigliere Antonio Dell’Aquila (foto).
Il consigliere ha spiegato che quell’iniziativa voleva essere un’occasione per far prendere coscienza e rendere consapevole non solo il Consiglio ma l’intera cittadinanza dell’approvazione in Parlamento di una legge «per la quale le regioni meridionali potrebbero avere da dolersene». Tale legge, come ha chiarito Dell’Aquila, definisce la possibilità per le regioni di disciplinare ben ventitré temi che la Costituzione precedentemente affidava in maniera esclusiva allo Stato: nello specifico si parlava di sanità, istruzione e cultura, che figureranno tra le tematiche coinvolte nelle norme approvate in maniera definitiva. «Il Consiglio Comunale di Lucera dunque – ha proseguito il consigliere – chiede con forza a tutti i rappresentanti istituzionali del territorio di cogliere la complessità del momento e di adoperarsi affinché venga rispettata la parità di trattamento e di diritti per ciascun cittadino italian».
Il sindaco Giuseppe Pitta ha detto di ritenere che quella riforma venisse da lontano prima di prendere «luce e ombra» in questo governo; tuttavia, «proprio perché noi siamo amministratori del sud e le disuguaglianze prodotte da questa norma sono numerose, credo che la necessità di vedere un’Italia unita ed egualitaria, cosa che non ha colore politico, sia attualmente la priorità, e che si debba far capire che non si può basare sulle differenze normative la crescita di una nazione». La legge sull’autonomia differenziata è però in realtà, secondo Pitta, solo l’ultimo tassello di un puzzle molto più complesso che parte addirittura dalla modifica del Titolo V della Costituzione, quindi «questo è l’ulteriore e ultimo passo che secondo me va valutato con cognizione di causa».
Il voto sul punto dunque non poteva che essere unanimemente favorevole.
Greta Notarangelo