No, il titolo non è un modo per dire che quel settore non funziona. Con nemmeno una decina di persone in organico, peraltro, cosa mai si può pretendere?

Il fatto è che già lo spostamento della sede avvenuto alcuni anni fa con l'amministrazione Tutolo in spazi stretti ed angusti (da claustrofobia!) all'interno della stessa palazzina di via Salvo d'Acquisto (ma alle spalle, nascosta al pubblico quando dovrebbe essere il contrario vista l'importanza che riveste il Corpo del Comando di Polizia Municipale) ha come quasi declassato la categoria.

Ma al peggio non c'è mai fine.

Da mesi chi avesse intenzione di raggiungere la sede dei Vigili Urbani per un permesso, un chiarimento, un'autorizzazione, soprattutto di sera rischia di imbattersi in una vera e propria caccia al tesoro, perché arrivarci significa seguire una segnaletica alquanto arrangiata e in alcuni casi cancellata ed invisibile come invisibile è il percorso da fare per arrivare alla porta di accesso al Comando. Non solo, perché oltre a mettersi alla ricerca dell'ingresso (al limite del gioco al nascondino) il cittadino malcapitato deve fare i conti con il buio in un percorso che può rivelarsi accidentato ed insidioso esponendo il visitatore - specie se anziano (per non parlare delle barriere architettoniche) - a facili trappole o cadute.

Restituire decoro e dignità al Corpo di Polizia Muniocipale di Lucera ed alla sua sede è un dovere sacrosanto a cui non può sottrarsi nessun amministratore, a cominciare dal sindaco, passando per l'assessore al ramo e finendo con i consiglieri comunali ma… Sì! Un posto nella prima fila delle responsabilità lo merita senza alcun dubbio il dirigente (ma forse in questo caso sarebbe meglio dire la dirigenta) del settore. In fondo non si tratta di mettersi la medaglia per un obiettivo di chissà quale entità da raggiungere (magari per liquidarsi altri premi per il raggiungimento di quelle inerrivabili vette per i normali umani!), ma di capire che con una spesuccia di pochi spiccioli qualche lampadina si può pur rimediare.

O no?

Oppure basterebbe recarsi on line per acquistare un paio di pannellini solari alla modica cifra di una quarantina di euro per ogni apparato autoinstallante e pronto ad entrare immediatamente in funzione.

Insomma, restituite un po' di luce a quella selva oscura invece di dedicarv i ai grandi temi bocconiani. Non è che servono i bocconiani o di veri e propri…ehm!… luminari.

Ed invece si brancola nel buio.