«Genti.ma Redazione
mi trovo a raccontare una storia non so se definirla brutta o ignobile.
Mi presento, sono Francesco Pio Paoletti e vivo a Lucera (Fg).
Per hobby ho un canale Youtube dove racconto l’agricoltura, la natura e quant’altro.
Per la giornata contro la violenza sulle donne, ho voluto dare un segnale, utilizzando il mio canale Youtube, come “megafono”, allestendo il mio uliveto per dire No alla Violenza sulle Donne, facendo varie cose come visibile all’interno del video e in particolare installando una panchina acquistata presso una ferramenta locale e dopo averla pitturata di rosso e scritto una frase, l’ho portata in campagna per poter allestire il mio uliveto per sensibilizzare attraverso questa iniziativa e attraverso il video realizzato.
Qualche giorno dopo Natale, però, la brutta notizia, ovvero ho subito il furto della panchina.
Questa per me è la cosa più schifosa e ignobile.
Posso capire un furto di qualche ortaggio perché si ha fame, probabilmente “voglio” capire il furto di una panchina, la classica panchina anonima che vediamo spesso nelle nostre città, ma non concepisco il gesto di “rubare” una panchina rossa con una scritta, segno per sensibilizzare contro la violenza sulle donne.
Questo no, non lo ammetto…
Lo so, può sembrare una cosa da niente il furto di una panchina per il suo valore economico, ma a mio avviso ha un valore morale molto alto.
Per questo scrivo alla vostra redazione, in quanto, se lo riterrete opportuno, potete realizzare un servizio per raccontare questa vicenda.
Per me è stato un gesto SCHIFOSO. Quindi attraverso la vostra testata chiedo di raccontare quanto mi è accaduto in modo da sensibilizzare contro la violenza sulle donne e magari, chissà, che possa scuotere e illuminare chi ha asportato via la panchina rossa, sperando che mi venga riconsegnata o per lo meno far capire la grande “Caxxxta” fatta per il valore morale di quella panchina.
Ad oggi le domande che mi pongo sono tante!
Come si fa a rubare una panchina simbolo della lotta alla violenza sulle donne?
In particolare mi chiedo se questa persona, che ha portato via la panchina dal mio uliveto dedicato per sensibilizzare contro la violenza sulle donne, avesse una figlia morta ammazzata dal genero, come si sentirebbe se subisse un furto in casa e gli facessero sparire SOLO le foto della figlia morta?
Ecco questo è il senso!
Non lasciano in pace nemmeno i simboli di una lotta senza confine, ma una cosa è certa, oggi la panchina sarà ancora Rossa ma sicuramente dalla vergogna!!!».