loader

Giuseppe Pitta sul PUE: «Opportunità economica ed occupazionale per la città»

Il settimo accapo del Consiglio Comunale dello scorso 21 novembre consisteva nell'adozione del PUE riguardante il comparto ARO.VF ovvero quello di riordino di Viale Ferrovia.

A tale proposito il sindaco Giuseppe Pitta ha voluto preliminarmente dare alcuni spunti di riflessione nonché ricostruire la vicenda che aveva portato il Consiglio a pronunciarsi appunto sull'adozione di tale Piano Urbanistico Esecutivo. Già nella passata amministrazione fu dato seguito a quella che era la possibilità prevista all'interno del PUG regolarmente approvato di individuazione da parte della Giunta Municipale di una suddivisione in comparti, tra i quali vi era anche quello dell'ARO.VF. L'attuale amministrazione invece, che pure in Giunta ha deliberato rispetto a tale volontà, non ha fatto altro quindi che confermare quanto già previsto nella precedente delibera, oltre ovviamente a munire di pareri la delibera riapprovata. In seguito il sindaco ha ricordato che per i soli strumenti urbanistici di programmazione il legislatore ha previsto il doppio passaggio in Consiglio Comunale, adozione e approvazione. In quel momento si era nella fase di adozione, a cui avrebbe fatto seguito quella delle osservazioni formali nella quale chiunque avrebbe potuto sollevare doglianze di qualunque genere, in merito alla procedura seguita e ai contenuti, che sarebbero state valutate dalla Struttura Tecnica e alle quali si sarebbe risposto. Quindi Pitta è passato a illustrare ciò che in particolare la fase di adozione del PUE proponeva e cioè la riqualificazione della zona compresa tra Viale Ferrovia e via Montesanto, «quel triangolo che abbiamo visto nelle cartografie quando ne abbiamo parlato più volte nelle commissioni congiunte». Ebbene, una delle prescrizioni date dalla precedente amministrazione, confermata da quella attuale, è stata quella di dire ai soggetti attuatori di cedere almeno il 30% del comparto, considerato che era prevista una cessione delle aree del 50% di esso, a ridosso dell'area mercatale per dare la possibilità al Comune di Lucera di poter ampliare, senza dover sborsare soldi della comunità, la medesima area realizzando una zona parcheggi a ridosso di essa e aumentando il valore di quella nuova infrastruttura.

Gli oneri di urbanizzazione primaria ammontano a circa 200.000 euro e quelli di urbanizzazione secondaria a circa 260.000, mentre i costi di costruzione a circa 500.000, quindi si parla a dire del primo cittadino di circa 1 milione di euro in totale che il Comune introiterà nell'attuazione di questo PUE. È però prevista dalla norma la possibilità di sconto degli oneri primari, quindi il soggetto attuatore anziché versare i 200.000 euro circa previsti può fare ove autorizzato opere di urbanizzazione: quelle previste in quel comparto avrebbero un valore superiore a 800.000 euro, quindi se il Comune riconosce lo sconto di 200.000 riceve in una zona oggi completamente priva di servizi opere di urbanizzazione per oltre 800.000 euro. In più, come ha continuato a spiegare il sindaco, residuano circa 750.000 euro di oneri di urbanizzazione secondaria e costi di costruzione che il Comune dovrebbe ricevere.

Si tratterebbe in ogni caso del primo intervento urbanistico di ricucitura che si auspicava all'epoca dell'approvazione del PUG. «È una zona priva di servizi - ha osservato Pitta -, ma pensare allo stato attuale all'ampliamento dell'area mercatale sarebbe una cosa impossibile, mentre con questo PUE ci sarebbe la funzionalizzazione di tale area e l'ampliamento di una zona con un progetto di armonizzazione della stessa; in più ci sarà un investimento privato, infatti tale PUE è stato attivato per iniziativa privata». Insomma, il sindaco vede solo aspetti positivi derivanti da tale potenziale investimento, da cui tra l'altro conseguirebbero a suo parere possibilità di lavoro, sviluppo e crescita. Non solo: «Una parte importante andrebbe sicuramente destinata al terziario».

Entrando ancora di più nel dettaglio della proposta, Pitta ha spiegato che essa prevede una serie di edificazioni, cinque lotti residenziali dei quali alcuni abitativi e una percentuale, dedicata appunto al terziario, di media grandezza. Il 30% delle aree comunque sarà a ridosso dell'area mercatale. «Credo che questa sia un'opportunità per la città di Lucera - ha ribadito in chiusura il sindaco - e che lo sia anche dal punto di vista economico-occupazionale».

Video in Primo Piano

Meteo

Le previsioni del Frizzo

PREVISIONI - LUCERA