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Giuseppe Pitta, il patto per il clima, gli ordigni esplosi e la «macchina Stato»

Il Consiglio Comunale dello scorso 12 settembre si è aperto con una comunicazione del sindaco Giuseppe Pitta, il quale ha informato che in quella stessa giornata in Regione aveva sottoscritto insieme ad altri sindaci pugliesi il Patto per il Clima, che ripercorre quello che è l'obiettivo della riduzione delle emissioni, il tema della decarbonizzazione e tutta una serie di tutele dell'ambiente rivolte anche a quella del clima. Infatti «è notizia di qualche ora fa quanto accaduto presso i nostri vicini di Mediterraneo proprio per colpa di un clima che sta cambiando, e a loro va la vicinanza mia e della cittadinanza».

Inoltre era notizia di qualche giorno prima quella di un ordigno esploso nei pressi dell'abitazione di un concittadino, tanto che si era già svolto, a dire dello stesso Pitta, il giorno precedente un tavolo per la sicurezza e l'ordine pubblico, presieduto da sua Eccellenza il Prefetto, al quale avevano partecipato tutte le massime cariche delle Forze dell'Ordine provinciali, ma ancor prima dello svolgimento di tale tavolo si era immediatamente attivata la macchina Stato, infatti erano in corso le indagini, sulle quali chiaramente non si poteva proferire parola, ma ci sarebbe comunque stato un aumento delle Forze dell'Ordine a disposizione della città di Lucera «per una risposta pronta e tangibile dello Stato nei confronti di questi eventi che ci sono sempre stati e che purtroppo ogni tanto fanno capolino in questa parte d'Italia e anche nella nostra città».

Il sindaco ha dunque detto di sperare che gli autori di quel vile gesto venissero assicurati alla giustizia nel più breve tempo possibile: «Questo è il sentimento comune di vicinanza che voglio trasmettere a chi ha subito questo vile gesto e a ogni cittadino della città di Lucera che ha visto turbata la sua serenità da un gesto così inappropriato in un momento anche così delicato in cui ho potuto raccogliere la vicinanza della Prefettura e di tutte le Forze dell'Ordine».

Pitta ha proseguito sottolineando che sua Eccellenza il Prefetto più che mai era loro vicino in quel momento da lui stesso identificato come molti importante per la provincia di Foggia grazie anche alla candidatura di Lucera a Capitale della Cultura 2026, «perché per mezzo della cultura si può emancipare un territorio anche dalle azioni criminali come quella che si è vista a Lucera qualche giorno fa».

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