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Transizione energetica: Donato De Leonardis elogia l'azienda di biogas "Caione Alleva"

Nell’epoca della transizione energetica, e a maggior ragione in una fase storica caratterizzata dalle gravi conseguenze abbattutesi sul costo dell’energia a causa del conflitto Russia-Ucraina, è di tutta evidenza che è necessario far conoscere diffusamente e valorizzare quelle imprese che già operano con successo nel settore delle energie a impatto ambientale zero e che sono capaci di generare beneficio per sé stesse e per il territorio in cui sono insediati questi impianti produttivi.

È il caso della Caione Alleva, che si sta distinguendo nel settore del biogas, credendo fortemente nella validità di questa particolare fonte di energia nel panorama pugliese con l’ambizione di diventare di esempio anche a livello nazionale.

L’energia prodotta da questa azienda viene immessa nella rete di distribuzione. Ciò significa che è possibile centrare gli obiettivi “green” e ambire all’autosufficienza energetica se solo ognuno facesse la propria parte. Non mi riferisco soltanto ai nostri comportamenti virtuosi da praticare nel quotidiano (cosa a cui peraltro saremo costretti tra qualche settimana), ma anche e soprattutto al ruolo chiave delle Istituzioni e della politica che devono avere uno sguardo lungimirante, favorendo concretamente famiglie e imprese che vogliono fare la propria parte per fare quel salto di qualità che deve portarci ad abbandonare il fossile ed abbracciare definitivamente le rinnovabili in ogni loro forma.

Per riuscire nell’impresa e raggiungere al contempo gli obbiettivi comunitari, appare poco conveniente cercare fornitori esteri. La potenziale soluzione al problema ce l’abbiamo in casa: investire nella produzione di energia elettrica e di metano prodotti dalle biomasse, genera riduzione di emissioni di C02 e di gas serra. Il biogas ha una triplice funzione: non solo serve per produrre energia elettrica, ma può essere trasformato in biometano e biodisel per alimentare auto e veicoli in genere. Il biogas è un combustibile gassoso ottenuto, tra l’altro, dalla degradazione anaerobica dei rifiuti di natura organica (biomassa animale, biomassa vegetale). L’impianto di produzione è generalmente collegato a una rete che convoglia il biogas verso un impianto di cogenerazione per produrre energia elettrica o calore, oppure si immette nella rete di distribuzione (come avviene per l’impianto di biogas Caione Alleva 330 Kw).

Il biogas è una fonte di energia rinnovabile che produce energia, nel caso della nostra azienda, da materiali organici di scarto tramite l’utilizzo di biomassa animale come liquame e letame della stalla delle bufale in prossimità del nostro impianto e con l’insilato di mais e avena con i quali alimentiamo le bufale.

L’aumento della produzione di biogas potrebbe essere una delle efficaci risposte nell’ottica della riduzione dell’aumento di prezzi dell’energia elettrica. Una procedura che, come in altri casi nell’ambito delle rinnovabili, è però ostaggio della burocrazia e di investimenti pubblici ancora troppo contenuti. E su questo il nuovo Governo dovrà intervenire nell’immediato e con azioni risolutive affinché la transizione ecologica non resti uno slogan ma si trasformi in una delle molteplici opportunità da cogliere per risollevare le sorti del Paese.

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