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Emiliano, Decaro: slow tourism? No, fast election Europee al Circolo Unione

Michele Emiliano, Antonio De Caro e Rosario Cusmai a Lucera per la campagna elettorale per le Europee sotto la "maschera" dello slow tourism. Una conferenza stampa svoltasi nel salone di rappresentanza del Circolo Unione risultata poi un comizio elettorale senza la possibilità di fare domande. «Votate per Antonio» (Decaro, ndr), ha detto Emiliano per poi trasferirsi con i due su via Troia dove sono stati accolti dal consigliere regionale lucerino che qualche giorno dopo ha subito annunciato un comitato elettorale con i suoi consiglieri comunali di riferimewnto a Lucera (Francesco Aquilano, Francesca Niro, Raffaele La Vecchia, Vincenzo Checchia e Fabrizio Abate).

LUCERA – Lo scorso venerdì 24 maggio si è tenuta a partire dalle ore 11.30 presso il Circolo Unione la conferenza “Lucera e Monti Dauni - Slow Tourism - L’anima verde della Puglia”, nel corso della quale sono intervenuti il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il Presidente Nazionale ANCI e sindaco di Bari Antonio Decaro, il sindaco di Lucera Giuseppe Pitta e i sindaci dei Monti Dauni.

L’incontro rientrava nel l’ambito della candidatura di Lucera a Capitale Regionale della Cultura 2025, ruolo, quest’ultimo, garantito dalla stessa Regione Puglia, come ha spiegato in apertura il Presidente Emiliano, il quale però ha altresì ricordato, subito dopo, che loro erano lì soprattutto per incontrare l’amministrazione comunale di Lucera e per chiedere ai pugliesi di votare Decaro a prescindere dai partiti di riferimento di ciascuno: «Noi stiano chiedendo di mandare un grande sindaco al Parlamento Europeo, perché proprio da quest’ultimo passano le grandi decisioni riguardanti anche Lucera e le piccole realtà». Per tale ragione è dunque importante per Emiliano che la Puglia sia rappresentata in quel Parlamento e che possa difendersi nei prossimi anni anche in quel campo di battaglia. Il motivo per cui bisogna votare Decaro è comunque, secondo lo stesso Emiliano, principalmente il fatto che è un sindaco, ragion per cui a suo dire egli già rappresenta naturalmente tutti i pugliesi. È noto infatti, come ha continuato a dire il Presidente, che solitamente il voto è di partito, ed è anche giusto che sia così, ma in questo caso i movimenti civici hanno fortemente contribuito all’ascesa del sindaco di Bari e costituiscono abitualmente gran parte della sua coalizione, mentre il PD «deve ancora crescere soprattutto a livello di strategia politica».

Passando poi a parlare finalmente di Lucera, Emiliano ha indicato la strada da seguire nel percorso della sua candidatura a Capitale Regionale della Cultura. Il Presidente ha constatato in particolare che questa città è quella più predisposta al dialogo tra culture e religioni, così secondo lui si potrebbe pensare innanzitutto, per esempio, anche a un gemellaggio in tal senso in primis proprio con Bari, città del dialogo ecumenico tra tutti i Cristiani. A parere di Emiliano Lucera non ha bisogno di cambiare, ma solo di riprendere in mano con lucidità il proprio percorso, e «devo dire che il sindaco Giuseppe Pitta in questo senso si è mosso molto bene». Il dialogo interreligioso, e non solo, permanente, insomma, come ha ribadito a chiusura del suo intervento il Presidente della Regione, è quindi la chiave per lo sviluppo di questa città.

Dopo questa breve "sviolinata" si è tornati sul tema "naturale" della campagna elettorale conditissima di grandi promesse "a prescindere dai partiti di riferimento di ciascuno" (direbbe Emiliano): «Mi candido in Europa – ha esordito Decaroper portare le istanze e le esperienze dei sindaci e degli amministratori locali di questo territorio, che sono le persone più vicine ai problemi e alle difficoltà delle loro comunità». Dopo aver chiarito ciò, il sindaco di Bari ha espresso il proprio pensiero relativamente all’avvenuta candidatura di Lucera a Capitale Italiana della Cultura: per lui già il solo fatto che Lucera ha partecipato a tale competizione rientrando peraltro tra le dieci finaliste metterà in moto associazioni, operatori culturali e cittadini che in maniera spontanea aiuteranno, come hanno già iniziato a fare, questa comunità a crescere dal punto di vista culturale. D’altronde, come ha continuato a osservare Decaro, la Puglia in generale è cresciuta da un punto di vista economico-sociale, e per quanto concerneva Lucera in particolare, «ho sostenuto la vostra candidatura e mi sono sentito di spingere su Lucera e i Monti Dauni perché credevo che fosse per voi un’opportunità, e vedrete che quel moto dal basso, come è successo anche a me con Bari, darà una spinta alla programmazione dei prossimi anni».

Già, peccato che Tutolo, che oggi gli apre un comitato, non abbia mai creduto in Lucera Capitale della Cultura.

Pitta ha detto di aver accolto con gioia il Presidente Emiliano e il sindaco Decaro, ai quali è stato nuovamente detto di questa grande famiglia di Lucera e dei Monti Dauni, che è diventata ancora più unita proprio in occasione della candidatura di Lucera a Capitale Italiana della Cultura. Ebbene, ora grazie a una legge regionale essa sarà finalmente Capitale Pugliese della Cultura 2025. Passando poi a parlare di Decaro, il sindaco di Lucera ha detto di essere dell’avviso che egli rappresenti ogni singolo sindaco della Puglia e addirittura dell’intera Italia: «Negli ultimi anni poi ha svolto questo ruolo al meglio anche in qualità di Presidente dell’ANCI, così credo che possiamo contare su una persona competente con un’esperienza e una rete di relazioni tali da poter essere spese sui tavoli che contano».

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