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Due dirigenti comunali chiedono circa 80mila euro all'ente: perdono. Ma non è tutto

Due dirigenti del Comune di Lucera - rispettivamente il direttore di Ragioneria dell'ente dott. Raffaele Cardillo e la vice segretaria di Palazzo Mozzagruno dott.ssa Domenica Franchino - contro il… Comune di Lucera. I due, alcuni anni or sono intentavano una causa di lavoro presso il Tribunale di Foggia avviando di fatto un contenzioso che mirava all'ottenimento di somme (Euro 39.380,88 il dott. Cardillo ed Euro 37.620,88 la dott.ssa Franchino) per aver svolto numerosi incarichi dirigenziali ad esclusione degli anni 2014 e 2015. Il periodo, dunque, è quello dell'amministrazione retta dall'ex sindaco di Lucera Antonio Tutolo, passata ormai alla storia per aver dichiarato il dissesto economico e finanziario del comune così come certificato - per quei cinque anni - dalla giustizia contabile di Bari prima e di Roma successivamente.

Quelle somme rivendicate, Cardillo e Franchino non se le sono viste riconoscere. Perché? Obiettivi non raggiunti, forse?

La storia ha però anche del grottesco, in quanto lo stesso direttore di Ragioneria è anche colui a cui è demandato il compito di gestire il settore Contenzioso e, solo in questa vicenda, si è trovato nella evidente situazione di conflitto di interesse in quanto gli sarebbe toccato incaricare un legale che difendesse il Comune di Lucera contro cui ha presentato il ricorso. Un caso delicato, peraltro, quello del Contenzioso, dal momento che da due anni circa è anche scaduto il contratto con l'attuale legale, Ignazio La Grotta, con cui si va avanti a colpi di proroghe (pare, peraltro, che gli atti di tali proroghe siano introvabili).

L'ostacolo della incompatibilità di Cardillo si sarebbe potuto superare solo affidando la causa in primo grado, come poi è avvenuto, ad un altro legale e soltanto se il settore Contenzioso fosse stato gestito - almeno in questo caso di conflitto di interesse - dal segretario comunale che, in quel momento, era ancora Giuseppe Ferdinando De Scisciolo. Ed in effetti fu il segretario dell'ente a procedere, l'11 ottobre 2019, alla nomina e all'incarico del giuslavorista avv. Eugenio Aurisicchio di Roma che per l'occasione prese a difendere il Comune di Lucera facendogli vincere il giudizio presso la Sezione Lavoro del Tribunale di Foggia (prot. n. 46741 del 08/10/2020). Resta però un interrogativo: perché non si è proceduto alla  nomina dell'avvocato dell'ente - per la difesa contro la richiesta delle somme da parte dei due dirigenti - incaricando l'avv. Ignazio La Grotta, visto che l'ente continua a pagarlo e dato che era stato rimosso il conflitto di interesse con l'assegnazione del Contenzioso al segretario comunale? Intanto il primo grado ha fatto sborsare all'ente oltre 10mila Euro.

Ma c'è di più.

Lo scorso 9 luglio l'avv. Aurisicchio avrebbe inoltrato una lettera PEC all'amministrazione comunale in cui metteva al corrente l'ente del deposito, presso la Corte d'Appello di Bari - Sezione Lavoro - che certificata l'opposizione alla sentenza di primo grado da parte dei dirigenti Cardillo e Franchino, con udienza fissata per il giorno 25 ottobre prossimo ma il cui termine per costituirsi in giudizio da parte del comune sarebbe scaduto il 14 ottobre, cioè oggi.

A quella lettera del 9 luglio non seguì, a quanto sembra, alcuna risposta dell'amministrazione. Cosicché lo scorso 4 ottobre l'avv. Aurisicchio scriveva nuovamente ai nostri amministratori (politici e burocratici) ricordando la precedente PEC e la mancata risposta ad essa e riformulando la richiesta circa la volontà del Comune di Lucera di essere ancora rappresentato dallo stesso legale in una eventuale costituzione in giudizio.

Sapevano - il sindaco, gli assessori, i consiglieri e gli uffici - di quella lettera del 9 luglio?

Sta di fatto che solo dopo il secondo sollecito è scattato l'esecutivo (assenti l'assessore e vice sindaco Maria Barbaro e l'assessore Antonella De Sabato) tre giorni dopo con una delibera - la nr. 202 del 07/10/2022 - nella quale viene conferito l'incarico all'avv. Eugenio Aurisicchio di Roma.

Anche qui, però, qualcuno potrebbe sollevare lo stesso quesito posto in occasione dell'affidamento per il primo grado di giudizio: essendo stato affidato il Contenzioso - per chiaro conflitto di interesse del dirigente Raffaele Cardillo - al nuovo segretario dott. Gianluigi Caso ed avendo il comune ancora rapporti, seppur a forza di proroghe, con il legale dell'ente (l'avv. La Grotta), perché non si è incaricato quest'ultimo a rappresentare l'ente, esponendo ancora una volta Palazzo di Città ad una spesa ulteriore che si aggirerà intorno ai 15mila Euro?

Altro quesito che meriterebbe di essere spiegato: perché nell'atto deliberativo della Giunta dello scorso 7 ottobre, nel riportare lo storico della vicenda, non si fa alcun riferimento alle lettere (la primna e quella di sollecito) inviate dall'avv. Eugenio Aurisicchio?

Materiale che solitamente sui social (e non solo) accenderebbe delle discussioni molto forti.

E allora se così sarà, possiamo concludere con un "AI POST L'ARDUA SENTENZA".

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