Mentre con l’ingresso dell’autunno i media hanno cominciato a rimettere “in gioco” lo spauracchio «del ben noto nemico», come lo ha definito il direttore di La7 Enrico Mentana riferendosi ovviamente al Covid, in un suo recente intervento pubblico integralmente pubblicato lo scorso 18 settembre su Facebook (guarda il video) l’endocrinologo Giovanni Frajese ha riconosciuto che si è stati colti di sorpresa dal virus del Covid, ma allo stesso tempo il professore ha fatto notare che i medici sembrano aver improvvisamente dimenticato tutte le basi della fisiologia che vengono insegnate durante i primi anni di Medicina e ha aperto a tal proposito una parentesi sull’ideologia del transumanesimo, verso la quale gruppi di potere starebbero spingendo l’umanità.
Questo programma a dire di Frajese prevede il cambiamento dell’essere umano in tre step: il primo è la modificazione genetica finalizzata ad avere il controllo del corpo e della mente, il secondo sarebbe quello di far diventare gli uomini dei veri e propri cyborg mediante l’innesto di parti meccaniche su corpi biologici e il terzo, obiettivo finale dell’evoluzione umana, consisterebbe nella sostituzione dell’uomo con una macchina inorganica passando in tal modo dalla biologia alla tecnologia.
In particolare, secondo il medico, «il sogno – di pochi, s’intende – è quello di effettuare un download della coscienza all’interno di una macchina che possa vivere per sempre», dal momento che tali gruppi di potere partirebbero dall’assunto che la morte è una malattia, un errore della natura a cui bisogna assolutamente porre rimedio.
«Personalmente – ha commentato in merito il professore – l’idea di una vita infinita mi pare un’idea talmente distopica che dovrebbe appartenere a un film o a un libro di fantascienza”. Tuttavia la realtà potrebbe addirittura superare quest’ultima, infatti “l’obiettivo è eliminare qualsiasi cosa possa esistere oltre la nostra conoscenza e soppiantarla ponendo l’essere umano (o meglio, “inumano”, ndr) al centro dell’evoluzione con questo disegno intelligente perché prenda il posto di Dio”.
Quindi Frajese ha approfittato per ricordare, ad esempio, che a suo modo di vedere, sulla base di studi effettuati, non è vero che il vaccino contro il Covid dà un’immunità migliore rispetto a quella naturale e che per tale ragione anche i guariti devono vaccinarsi: «C’è stata dunque un’obnubilazione delle menti e delle coscienze convincendo la popolazione che tale vaccino non è un prodotto sperimentale, infatti si tratta di una menzogna detta con coscienza, altrimenti come si spiega la sua provata interazione, tra le altre cose, col sistema riproduttivo femminile e maschile?».
Il problema, come ha dichiarato in conclusione Frajese, è che ci sarebbero dei grandissimi conflitti d’interesse dietro quella che viene comunemente definita scienza: «L’intelligenza artificiale che dovrebbe rimpiazzare quella umana sarà superiore, ma io mi auguro che la popolazione si svegli e che ricordi che siamo esseri umani».