LUCERA – È tornato a riunirsi in seduta straordinaria nella mattinata dello scorso 19 luglio il Consiglio Comunale.
Prima di dare avvio ai lavori, il presidente Pietro Di Carlo ha ritenuto opportuno far osservare un minuto di raccoglimento per la scomparsa dell’avvocato senatore Luigi Follieri, «un uomo delle istituzioni che ha ricoperto il ruolo di candidato sindaco e di consigliere comunale, nonché ruoli istituzionali a livello nazionale centrale, essendo anche membro del Senato e quindi del Parlamento italiano». Follieri, come ha continuato a ricordare Di Carlo, ha contraddistinto la propria attività dando il suo fattivo contributo a più livelli sotto il profilo istituzionale specialmente in ambito politico.
Si è quindi proceduto col primo accapo all’o.d.g., “Lettura e approvazione verbali sedute precedenti”, che è stato votato, come sempre, all’unanimità, per poi passare al secondo punto, relativo alle comunicazioni. La prima è stata quella del sindaco Giuseppe Pitta, il quale ha informato che qualche giorno prima anche sulla scorta delle numerose interlocuzioni avute col consigliere Vincenzo Checchia rispetto alla questione del Sant’Anna aveva voluto ufficializzare nuovamente un invito alla proprietà a recarsi presso gli uffici comunali, invitando addirittura la stessa a essere presente a quella seduta consiliare per far capire alla città quali fossero le sue intenzioni rispetto a quell’immobile, che rappresenta un grande problema da ormai oltre vent’anni dal momento che ha deturpato in maniera irreversibile una piazza tanto cara alla cittadinanza, quella più importante di Lucera. Ebbene, il signor Pierluigi Ciccarelli, legale rappresentante e amministratore unico della società GMG srl, proprietaria dell’immobile ex convento di Sant’Anna, ha creduto opportuno rispondere per iscritto all’invito dell’amministrazione e l’ha declinato per quel giorno e per il futuro, a riprova, secondo il sindaco, che ogni tentativo di interlocuzione della Municipalità con la proprietà dell’immobile è stato vano. Ciccarelli rispondeva lasciando intendere sostanzialmente che rispetto alla ristrutturazione di esso non c’era motivo di dialogare con la politica, di fatto omettendo, a dire di Pitta, di considerare che quello è un bene che allo stato attuale ne deturpa un altro di proprietà pubblica, ovvero Piazza Duomo. Dopo aver detto ciò, il sindaco ha preannunciato che nella prima Giunta utile non appena sarebbero stati pronti i documenti avrebbe dato atto d’indirizzo formale al dirigente del Contenzioso di individuare un avvocato amministrativista che potesse, sulla scorta del cambio di proprietà, far rivisitare l’ordinanza o comunque individuare una strada giuridicamente valida e veloce per far partire i lavori in danno nei confronti della proprietà del Sant’Anna. Pitta ha detto di ritenere che quella fosse l’unica via percorribile sic stantibus rebus e ha espresso il proprio enorme dispiacere per la mancata volontà di interlocuzione della proprietà con l’amministrazione: «Pensavo infatti che la proprietà di un lucerino rispetto a una problematica così importante potesse in qualche modo lenire il problema e far considerare una soluzione più tempestiva allo stesso, ma purtroppo anche quest’opportunità è stata disattesa, quindi il Comune non può che procedere in maniera spedita e volevo prima di tutto comunicare tale nostra volontà al Consiglio, che è la massima assise cittadina». Il sindaco ha poi chiarito di non voler ricevere più sollecitazioni a interloquire con la proprietà data la situazione.
È quindi intervenuta la consigliera Francesca Niro, la quale ha domandato se fosse possibile chiedere alla nuova proprietà l’occupazione del suolo pubblico per la strada interrotta e nell’immediato, prima che partano i lavori in danno, far sistemare la staccionata in quanto vi sono delle parti di essa danneggiate dalle quali «esce di tutto» e che possono creare, come già accade, dei varchi per ragazzini che vanno improvvidamente a giocare lì. A questo Pitta ha replicato chiarendo che nel proprio formale invito alla proprietà aveva anche rappresentato la necessità di intervenire sia sulla staccionata, che è «in condizioni pietose», sia mediante l’installazione di un telo prima delle festività agostane.
A concludere la fase delle comunicazioni sono stati i consiglieri Chicco Russo e Antonio Dell’Aquila. Il primo ha voluto comunicare ufficialmente la nomina a capogruppo del collega Francesco Di Battista a seguito della costituzione del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, già da un po’ di tempo, com’è noto, approdato in Consiglio, mentre il secondo ha ricordato che quel giorno ricorrevano i trentadue anni dalla morte di Paolo Borsellino, pertanto ha espresso il desiderio che il Consiglio commemorasse quella data tristemente importante con un applauso.
Greta Notarangelo