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Capitale della Cultura 2026: i Monti Dauni rinunciano per Lucera che ora è unica candidata in Puglia

Lucera sarà l’unica candidata pugliese al concorso per l’assegnazione del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2026. È l’esito della decisione del Consiglio dell’Unione dei Comuni dei Monti Dauni Meridionali di non dare seguito alla manifestazione d’interesse presentata lo scorso 4 luglio, assunta sulla base della proposta del sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta, di costruire un progetto comune di valorizzazione e promozione del centro svevo e dell’intera comunità dei Monti Dauni.

«Le due candidature sono il segno di grande vivacità culturale e progettuale dei Monti Dauni – spiega la sindaca di Bovino, Stefania Russoed abbiamo voluto evitare che fossero percepite come conflittuali, preferendo dare il nostro contributo al rafforzamento della connessione tra le aree interne della Puglia settentrionale e la città con cui già condividiamo strategie e azioni di sviluppo economico e coesione sociale».

«Sono sinceramente grato alla sindaca di Bovino e a tutti i sindaci dei Comuni che compongono l’Unione per aver accolto il mio invito a unire le forze in una competizione che possiamo vincere solo aggregando energie e connettendo idee – è il commento del sindaco di Lucera, Giuseppe Pitta – Ancora una volta, Lucera e i Monti Dauni hanno scelto di fare sistema e di offrire un virtuoso esempio di cooperazione istituzionale per raggiungere un prestigioso e strategico obiettivo.

Abbiamo aggiunto un altro tassello al complesso mosaico di partecipazione, coesione e progettazione che abbiamo iniziato a comporre avendo di fronte a noi poco tempo, tanto lavoro e ancor più volontà di fare e fare bene. Con la candidatura a Capitale Italiana della Cultura, Lucera e i Monti Dauni avranno l'onore di portare la bandiera dell'intera Puglia e sono certo – conclude Pitta – sapremo ben rappresentare a livello nazionale la nostra bellissima Regione».

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