Si è discusso a lungo durante la seduta consiliare dello scorso 28 giugno sull'approvazione del bilancio di previsione 2023 - 2025, ordine del giorno capitolato al sesto accapo, sul quale ovviamente ha relazionato l'assessore al ramo Antonio Buonavitacola.
Il primo a intervenire a seguito della lunghissima relazione di meri numeri fatta dall'assessore è stato il consigliere Vincenzo Checchia, il quale ha voluto dal Direttore di Ragioneria Raffaele Cardillo delle informazioni rispetto a qualche missione: «Per esempio, nella missione 3, relativa al Programma integrato di sicurezza urbana, noto che a bilancio non è stata messa alcuna somma». In realtà, come ha poi spiegato il sindaco Giuseppe Pitta, quel programma rientrava nei finanziamenti. Checchia ha in seguito fatto rilevare che vi era stata una riduzione di 20.000 euro relativamente al servizio necroscopico e ha chiesto il motivo di ciò. Quindi, rivolgendosi nuovamente a Cardillo, il consigliere ha chiesto se una volta superato il dissesto si sarebbe riusciti ad accendere mutui o prestiti. Inoltre a dire dello stesso Checchia tante famiglie avevano difficoltà ad arrivare a fine mese, pertanto il consigliere si è chiesto se si sarebbe riusciti a riscuotere crediti da chi non poteva pagare e a rispettare così il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità: «Bisogna dare infatti segnali forti dal momento che ci sono numerose famiglie impossibilitate a pagare i servizi». Checchia ha concluso auspicando per il futuro un maggior dialogo tra maggioranza e opposizione su argomenti come quello del bilancio, che «stavolta ci è arrivato bell' e fatto pur essendo stato trattato in commissione».
In realtà per quanto riguardava la situazione di dissesto Cardillo non ha saputo dare una risposta precisa in quanto a suo dire la cosa non dipendeva direttamente da lui: «Intanto va detto che da qualche settimana è andato via un componente dell'OSL, il quale è stato sostituito da una dipendente della Ragioneria». Comunque, come ha continuato a dire Cardillo, se tutto fosse andato bene nel giro di due anni e mezzo o tre si sarebbe risolto il problema del dissesto.
A Fabrizio Abate invece non erano chiari alcuni passaggi della relazione dei Revisori, dunque il consigliere ha chiesto delucidazioni in merito al dott. Cardillo. Tra le altre cose, in particolare a pagina 26 si diceva che l'Organo di Revisione con l'Ufficio di Ragioneria aveva verificato che il dirigente del settore Bilancio aveva portato all'attenzione degli amministratori le criticità che determinavano il ritardo nei pagamenti. Abate ha poi voluto chiedere come si sposasse l'asserzione dei Revisori circa il programma degli incarichi, non previsti dall'Ente, con altre citazioni. C'erano insomma a dire del consigliere delle contraddizioni. Anche Francesca Niro ha riscontrato delle incongruenze: «Vedo una differente somma per una stessa voce». Secondo la consigliera inoltre si sarebbe dovuti essere più chiari su altre voci.
«Mi chiedo – ha osservato invece subito dopo Antonella Matera – dove sia finita la volontà di lavorare insieme al di là di maggioranza e opposizione, la quale mi ha dichiarato guerra accusandomi di aver impedito che l'amministrazione cadesse: si è fantasticato molto sul mio ruolo di stampella di questa maggioranza, ma io non ero presente in Consiglio il 25 aprile perché lavoravo». La consigliera ha spiegato di parlare in linea di principio nel senso che «non mi sono mai affannata a distruggere l'amministrazione a tutti i costi», ma allo stesso tempo «l'opposizione attuale così frammentata e costituita da interlocutori inconciliabili tra loro non lascia speranze di proposte e progettualità concrete e credibili in grado di rappresentare un'alternativa al governo nell'immediato». Matera ha proseguito dicendo di aver riscontrato un'apertura dell'amministrazione nell'accogliere la quasi totalità delle indicazioni del suo gruppo, pur facendo rilevare il dato preoccupante del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità nonché la scarsa produttività dei beni comunali, rispetto ai quali ha chiesto di aumentarne l'efficienza. La consigliera ha auspicato insomma una stagione di concretezza per la città perché «di chiacchiere ne abbiamo sentite fin troppe».
Riprendendo la parola, Cardillo ha dunque voluto fare qualche breve riflessione. Il Direttore di Ragioneria ha esordito chiarendo che il Patrimonio era in una situazione disastrosa dal momento che non era stato curato, infatti «chiunque ci andava non lo prendeva mai a cuore». La verità era comunque a dire dello stesso Cardillo che fino a quel momento in quell'Ufficio non c'era mai stata alcuna unità di categoria B, C o D, mentre «fino a qualche tempo fa se ne occupava uno a titolo quasi abusivo». Per quel che gli era possibile comunque Cardillo aveva cercato di risollevare quell'Ufficio in poche settimane: «Intanto ho preteso che ci fosse il personale e abbiamo inserito un'unità, ma ne arriverà ancora un'altra che sostituirà la precedente e in più ci sto io con una dipendente della Ragioneria che abbiamo nel frattempo già risolto un po' di problemi». In ogni caso, come ha spiegato il dirigente, sarebbe dovuta essere rivista in generale la struttura organizzativa della tecnostruttura: «Ognuno deve portare avanti il suo settore di competenza, cioè non può andare tutto al Patrimonio, altrimenti non si distribuisce il carico sull'intera macchina comunale, infatti è vero che ci sono le unità, ma costituiscono solo un palliativo».
Il sindaco dal canto suo ha tenuto a far sapere che avevano versato nelle casse dell'OSL in meno di tre anni circa 19 milioni di euro di bonifici: «Il Comune di Lucera ha fatto uno sforzo enorme e ha messo l'OSL nelle condizioni di poter pagare tutti». Vero è, come ha continuato a dire Pitta, che c'è purtroppo tutta una serie di fardelli che l'amministrazione si porta dietro, ma il sindaco non ha escluso la possibilità di fare mutui per cose importanti. D'altronde i primi uffici interessati dalle nuove assunzioni sarebbero stati quelli dei Tributi e delle Riscossioni: «…e devo dire che i risultati seppur con grande fatica si vedono, considerato che c'era un'enorme mole di lavoro da smaltire». Il primo cittadino ha aggiunto che gli avvisi di accertamento venivano inviati non più dopo cinque anni ma nell'anno corrente, cosa questa che avrebbe garantito un incremento della riscossione. Pitta si è detto comunque felice del fatto che quel bilancio non fosse un libro dei sogni e di aver condiviso con la sua amministrazione alcune sollecitazioni provenienti da altri gruppi rispetto a tematiche, sposate sin dal programma elettorale, quali la riqualificazione delle zone rurali e il raddoppio dei fondi dedicati alle scuole oltre a tutta un'altra serie di interventi. Per questo il sindaco non ha potuto che votare favorevolmente per quel bilancio che «sicuramente ha un orizzonte più luminoso di quelli del passato».
Al momento del voto l'opposizione, ad eccezione dell'astensione di Matera, ha ovviamente espresso la propria contrarietà, ma l'accapo è stato comunque approvato dalla compatta e convinta maggioranza.