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Auguroni vivissimi a nonna Rosaria Salvatore per i suoi primi 100 anni

“La vita fugge, et non s’arresta una hora”. Così Francesco Petrarca in una delle poesie più profonde del suo Canzoniere ad indicare la velocità con cui il tempo corre e scorre senza mai fermarsi o voltarsi indietro. Un susseguirsi di emozioni, di gioie e dolori, che crucciano e deliziano disegnando giorno dopo giorno la trama della nostra esistenza. Tante le cose belle che questo treno in corsa lascia dietro di sé e punta davanti a sé; da un lato ci sono ricordi e nostalgie, dall’altro obiettivi e traguardi da raggiungere.

E a proposito di traguardi, voglio qui augurare - unitamente alla redazione del Frizzo - un mondo di bene all'amata nonnina Rosaria Salvatore che qualche giorno fa ha spento ben 100 candeline!

È una sensazione unica poter partecipare alla gioia immensa di parenti e amici che hanno condiviso con lei questo momento “storico”. E nonna Rosaria, nel suo secolo tondo tondo, di eventi storici ne ha vissuti davvero tanti.

Nata il 21 maggio 1923, ha conosciuto la seconda guerra mondiale, il secondo dopoguerra, il boom economico e i cambiamenti degli anni Sessanta e Settanta, la prima e la seconda Repubblica, i pontificati che vanno da Papa Pio XI in poi, le grandi scoperte e innovazioni scientifiche e tecnologiche e tanto altro ancora.

Rosaria è la moglie del compianto Roberto Di Salvio, validissimo corrispondente della Gazzetta del Mezzogiorno e responsabile a Lucera – a quei tempi – della Confcommercio scomparso il 31 ottobre del 1993. Nato il 23 gennaio 1922, oggi avrebbe 101 anni. Ma Rosaria è anche mamma dell’avvocato Leandro e della professoressa Marilena Di Salvio, l'amata professoressa di greco e latino per 40 anni del Liceo Bonghi venuta a mancare il 24 dicembre del 2018. Tra le sue iniziative più importanti non può certamente passare nel dimenticatoio quella del Premio intitolato a Franco Marasca con la sua preziosissima cura del "Novos Decerpere Flores". Sono stato spesso testimone a Palazzo Dogana a Foggia quando venivo chiamato a documentare l'evento.

Di Marilena Di Salvio non posso non riportare un bellissimo pensiero del 28 dicembre 2018 di una sua allieva che si è fatta portavoce degli amici i quali hanno avuto la fortuna di godere dei suoi insegnamenti.

«Aveva il profumo della gentilezza, Prof. Inconfondibile. Lo ricordo. Una dolce miscela di rose e vaniglia, la metrica perfetta della sua personalità. E, a proposito di metrica, carissima Prof., qui ha lasciato tutti un po’ come quell’esametro dattilico di cui tanto ci parlava: mancanti dell’ultima sillaba, costretti in pause, spaesati al cospetto di impreviste cesure. Ce lo insegnava bene, Lei, come fare in questi casi. Trovava sempre la via, le sillabe giuste. Il suo più grande insegnamento? Proprio questo: distinguere con saggezza ciò che merita l’accento, seguire e, a volte, scoprire la nostra di metrica, quella nascosta, ancora impolverata e incespicante. Prof., rimarrà nei nostri cuori, al momento in pausa come quell’esametro, alla ricerca della sillaba giusta, ma Lei già sa che la troveremo».

Insomma grandi momenti, ma purtroppo anche momenti tristi. Però nonna Rosaria è andata sempre avanti, con la sua calma e il suo essere “serafico”, con la sua dolcezza che la porta a non arrabbiarsi mai, con la sua sana alimentazione che l'ha vista sempre impegnatissima davanti ai fornelli di casa. Insomma una donna talmente serena e calma da farti venire la rabbia per l'invidia. Sono peculiarità che la rendono adorabile in un mondo in cui queste caratteristiche sono un vero optional.

Di Roberto Di Salvio ho dei ricordi genuini ed insostituibili. La nostra fu un'amicizia breve, perché da pochissimi anni vivevo a Lucera. La Gazzetta di Capitanata era un fermento di informazioni tutt'altro che fatto di "Copia-Incolla" come spesso accade da un po'. Chi scriveva doveva avere innanzitutto un'indole narrativa e creativa ed un linguaggio semplice e comprensibile prima di tutto alla cosiddetta "Donna di Voghera" (quella del Dash che più bianco non si può e della candeggina ACE gentile che non fa "Strrraap!"). Roberto sapeva farlo come pochi, pochissimi, quasi inconsapevole che stava rispettando la "Mappa della Pentagora", raccontando e coinvolgendo il lettore alternando la ragione e il sentimento. Doti talmente rare da scatenare l'invidia di qualche forza misteriosa di turno che tende a soffocarle.

Un ricordo delle capacità umane di Roberto è in me sempre presente come un solco indelebile. Mi rivolsi alla Confcommercio di Lucera per sapere se ci fosse una qualche soluzione per far crescere l'azienda che aveva la necessità di approvvigionarsi presso canali produttivi e vendere anche all'ingrosso. «Credo di avere la soluzione», disse che una disponibilità disarmante. Accompagnò me e mia moglie presso la sede di Foggia il pomeriggio stesso per esporre il problema all'insostituibile Peppino Celentano (oggi alla Confesercenti). Morale della favola: «Se sua moglie ha una laurea in Sociologia, come ha detto, non ha bisogno di fare alcun esame speciale per avere l'iscrizione al REC. Quel titolo è equipollente alle lauree di Economia e Commercio e a Giurisprudenza». Tornammo a Lucera chiedendo cosa dovessimo per la consulenza e il disturbo. Ci strinse la mano e ci augurò un'ottima crescita dell'azienda senza mai azzardare il più timido invito ad iscriverci alla Confcommercio. Ecco perché i suoi articoli sulla Gazzetta emanavano pathos, empatia, complicità che il lettore e il lucerino avvertiva come un perpetuo atto d'amore ad ogni pubblicazione. In un mondo caratterizzato spesso da enfasi e fredda costruzione di frasi e termini, era oro puro. Anzi platino… No: diamante!

E Rosaria avrà avuto un ruolo non indifferente nel trovarsi al fianco di una così grande persona.

Di nonna Rosaria e dei suoi 100 anni appena compiuti, vogliamo riportare integralmente le bellissime parole che l'amica e collega Ilenia Carlantuono - nipote di Rosaria - ha scritto in un post sui social per omaggiare una donna speciale in un giorno speciale.

«Il traguardo sperato si è concretizzato: nonna Rosaria oggi compie 100 anni. Mille volte ho immaginato questo giorno con un sorriso trepidante di gioia. Tutto questo è diventato realtà. Difficile spiegare a parole il turbinio di emozioni che attraversa il mio cuore. Negli anni, sogni e incubi ricorrenti hanno alimentato o disturbato le mie speranze ma nulla ha scalfito ciò che il destino ha riservato. Nonna Rosaria, nata il 21 Maggio del 1923, ha conosciuto la seconda guerra mondiale portando con sé i terribili ricordi, ha aiutato i genitori a crescere i suoi cinque fratelli più piccoli, è stata moglie e mamma esemplare, ha conosciuto il dramma della morte perdendo il marito, una figlia e la sorella con la quale ha convissuto molti anni. Il suo carattere l’ha forgiata per superare le difficoltà e per essere qui con noi. Oggi posso dire di essere felice e raccolgo questa spensieratezza che pulsa nelle vene facendomi toccare le stelle. Allora è vero: i sogni possono diventare realtà! Brindo alla nonna del mio cuore e al dono che mi ha fatto!". E grazie a Ilenia e ai ricordi della sua infanzia veniamo a conoscenza di altri bellissimi particolari che rendono davvero amabile questa nonnina. È sempre stata un’ottima cuoca e buongustaia. Pare che uno dei segreti della sua longevità sia proprio l’alimentazione varia e senza rinunce. Cucinava secondo i sapori della tradizione e cantava quando sbrigava le faccende domestiche. È un turbine di positività e felicità. Una grande donna. Una dolcissima roccia. Vogliamo rinnovare a Rosaria i nostri migliori auguri con un bacio, un abbraccio e l’aforisma del grande scrittore Ugo Ojetti “Non soffro di rimpianti. Avessi cent’anni, il mio giorno migliore sarebbe sempre domani».

Forza, nonna Rosaria! Andiamo avanti. Con calma. Quella che solo tu sai coltivare.

Roberto Notarangelo

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