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Antonella Matera: «Sul dissesto la gente vuol capire meglio». E poi sulla vicenda 167…

Durante la fase delle interrogazioni del Consiglio Comunale dello scorso 5 giugno Antonella Matera ha nuovamente affrontato un argomento che era stato oggetto di una sua precedente interrogazione, sulla quale già, seppur parzialmente, l'assessore al Bilancio Antonio Buonavitacola le aveva risposto per iscritto. Così la consigliera ha chiesto di nuovo all'assessore al ramo, al sindaco Giuseppe Pitta e al dirigente delucidazioni in merito.

Matera ha informato che sulla procedura di dissesto in corso la gente continuava a farsi tante domande: «Tanti cavilli procedurali ci sfuggono ancora e la gente vuole capirli, allora chiedono a noi consiglieri, ma molte volte neanche noi sappiamo dare le giuste risposte alle persone».

La consigliera ha continuato sollevando una questione più tecnica: «Premesso che spendiamo, dati alla mano, circa 100.000 euro per l'OSL e che dobbiamo garantire loro in base al decreto un compenso di 43.000 euro circa, oltre il 50% per il presidente, poi abbiamo deliberato di aggiungere altri 7200 euro per il supporto tecnico che gli abbiamo riconosciuto, oltre agli straordinari ai dipendenti, al rimborso spese, se non erro il primo semestre 2021 abbiamo speso circa 4000 euro solo per questo, allora è lecito a questo punto chiedere di quantificare in maniera precisa e dettagliata i debiti di competenza OSL già oggetto di transazione e di specificarne la provenienza».

In particolare, a suo dire, era necessario chiarire quanti fossero quelli non ancora transatti per i quali erano state almeno convocate le persone, i creditori, e di quelli transatti quanti fossero stati quelli effettivamente liquidati, infatti alla stessa Matera constava che vi fossero persone che attendevano la liquidazione da oltre cento giorni: «Capite bene che questa cosa finisce per essere un deterrente per chi ha il dubbio amletico se accettare o meno una transazione, infatti devo anche ridurre il mio credito e poi non mi pagano in tempo: questo è un deterrente per chiudere tale procedura». La consigliera ha dunque chiesto espressamente un resoconto dettagliato così come specificato nel suo intervento.

Matera ha poi sollevato un'altra piccola interrogazione relativa a un'annosa vicenda: «Vista la documentazione abbondante che ci avete trasmesso sulla questione 167 e dato che i ricorrenti sono risultati vincitori nei primi due gradi di giudizio, non è il caso finalmente di fare una transazione con gli abitanti della 167 e di chiudere definitivamente questa faccenda?». A rispondere a quest'ultima interrogazione è stato il presidente Pietro Di Carlo, il quale ha ammesso che sarebbe stata giusta un'interlocuzione coi residenti di quel quartiere per concordare con loro il da farsi: «È anche una questione di rispetto nei confronti del comitato della 167».

Bene, l'amministrazione si muova, allora. Di parole ne sono state versate troppe sulla vicenda.

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