LUCERA – Il nostro territorio è senza ombra di dubbio uno dei più ricchi sul piano architettonico, culturale, artistico e naturale. Un patrimonio immenso spesso ignorato o vituperato che però gode di grande attenzione turistica e stima in tutto il globo. Tra le diverse regioni che offrono una proposta degna di quanto detto pocanzi, vi è la Puglia. Quest’ultima, ed in particolare Lucera, comune in provincia di Foggia, è oggetto del focus in questione con lente di ingrandimento su due monumenti locali eccezionali. Stiamo parlando dell’Anfiteatro e del Castello di Lucera, elementi storico-culturali che fanno invidia in tutta Italia.
Chi ha costruito l'Anfiteatro di Lucera?
Partiamo nella disamina di quelli che sono due monumenti di grande rilievo storico sia per la Puglia che per l’intero stivale: ossia l’Anfiteatro e il Castello di Lucera. Concentriamoci in questo caso sul primo, edificato per volere del magistrato Marco Vecilio Campo nel I secolo a.C. Era l’epoca del regno augusteo, che portò alla ribalta Lucera come colonia romana. Un luogo in cui l’Anfiteatro doveva essere simbolo incarnante la tradizione storica e la portata enorme di quello che è stato uno degli imperi più importanti di sempre. A raccontare tale origine del monumento citato è un’iscrizione presente sui due portali di ingresso dell’Anfiteatro. Esso vanta una capienza di circa 18.000 spettatori, e ad oggi si attesta come un bene archeologico di indiscusso valore nonché come testimonianza della presenza romana locale.
Come la gran parte degli anfiteatri, anche in questa costruzione gli spettatori di divertivano a guardare gli spettacoli, dando adito a quella locuzione che è in voga ancora oggi ‘panem et circenses’. Non ci sono prove che negli anfiteatrI si scommettesse, almeno fino a questo momento. Certo, bisogna considerare che all’epoca non c’era il web e quindi, al massimo, si doveva scommettere dal vivo e non giocare sul bingo online con soldi veri o sulle varie piattaforme oggi esistenti.
In che anno è stato costruito il castello di Lucera?
Veniamo poi ad un altro monumento che a Lucera è particolarmente noto, e anche nelle zone limitrofe: il Castello o Fortezza Sveva Angioina. Essa risale al 1200 (alcuni attestano la sua edificazione al 1233 nello specifico) e svetta sul Monte Albano presente nel comune foggiano. Questo castello è anche conosciuto come Palazzo Federiciano, dovendo la sua esistenza a Federico II. Questa fortezza si basa su mure di cinta dell’estensione di quasi un chilometro a forma pentagonale. Queste mura avvolgono i resti del palazzo di Federico II ed una chiesa risalente all’epoca menzionata, e sono intervallate da diverse torri.
Chi ha costruito il castello di Lucera?
Per ciò che riguarda la questione del chi abbia realizzato il castello di Lucera qui occorre fare chiarezza. Per tanto è bene evidenziare come tale fortezza sia nata in seguito a diverse edificazioni fatte nel tempo. Dapprima infatti nacque il palazzo Federiciano ad opera di Federico II; dopodiché intorno ad esso vennero erette le mura che attualmente avvolgono il suddetto palazzo. Ecco che quindi si ha il castello di Lucera come è visto e conosciuto oggi, venuto fuori dalla fusione di un monumento imperiale con le cita murarie successive. A queste poi si sono aggiunte le torri e ulteriori ammodernamenti figli delle epoche storiche successive.
Qual è la zona più economica della Puglia?
Spostiamoci per un attimo dal passato al presente pugliese, cercando di capire quale sia la zona più economica di tale regione italiana, dopo i rincari a partire dalla guerra tra Ucraina e Russia. Una località che ha tanto da offrire sia sul piano balneare che turistico e come visto anche culturale, storico ed architettonico. Qui Campomarino di Maruggio rappresenta sicuramente una delle mete più economiche e dunque alla portata di tutte le tasche. Essa si trova in provincia di Taranto ed è spesso attenzionata da locali e turisti per la bellezza marittima. Quindi meta vacanziera di grande richiamo ed interesse proprio per la sua capacità di riuscire a fondere offerta estetica e funzionalità economica. Una destinazione che per vi di questa sua caratterizzazione si pone come prima scelta di numerosi amanti del mare e della balneazione. Qui è possibile svolgere incredibili attività a tema come lo snorkeling, delle mini crociere o dei tour in gommone. La trasparenza delle acque e la pulizia delle spiagge è un autentico fiore all’occhiello di Campomarino di Maruggio. Un comune pugliese che ha la stima di tutte le fasce d’età ma soprattutto di coloro che vanno dai 15 ai 20 anni. Una destinazione giovanile, che si presta al divertimento e all’euforia del target menzionato, specie nel centro cittadino. Meno incline alla vacanza familiare proprio per la difficile convivenza con una presenza radicata e forte di giovanissimi. Per tanto vi sarebbe poca tranquillità spesso ricercata dagli adulti con prole.
Come si chiama il Castello di Lucera?
Torniamo dopo la breve parentesi su Campomarino di Maruggio quale località economica e meravigliosa della Puglia al Castello di Lucera. Abbiamo sopra citato le altre denominazioni con le quali è noto questo magnifico bastione risalente all’epoca di Federico II. Esso infatti è conosciuto anche come Fortezza Sveva Angioina o Palazzo Federiciano. Due nomi che fanno riferimento all’epoca storica in cui è sorto il castello (rivisto nella sua struttura più volte con l’aggiunta di torri e cinta muraria) e alla figura attorno al quale ruota la stessa: appunto Federico II. Spesso si pensa che le denominazioni qui riportate facciano testo ad altre strutture o monumenti quando in realtà esse si rivolgono tutte al medesimo bastione. Un castello che è simbolo della Puglia e bene archeologico riconosciuto non solo in tutta Italia ma anche all’estero, attirando a sé una gran mole di turisti esteri. Quest’ultimo è divenuto oggigiorno un sito archeologico di enorme attrattiva, con l’ingresso situato in Piazza Angelo Cuomo. Un ampio piazzale ubicato ai piedi della fortezza in questione e che introduce i visitatori all’entrata del Castello di Lucera. Come abbiamo visto dunque, la Puglia non è solo il tavoliere o le mete balneari, ma anche molto altro, soprattutto in declinazione archeologica, storica e culturale. Monumenti, quelli esaminati, che non solo incarnano l’essenza storica pugliese ma il patrimonio immenso che la regione citata al pari delle altre che sostanziano lo stivale mettono a disposizione di cittadini nostrani ed esteri. Elementi di enorme fascino che arricchiscono un panorama naturale già di per sé mozzafiato. Un mix che restituisce l’immagine splendida che solo l’Italia riesce a fornire in materia culturale.
Il Frizzo