Domenica 22 gennaio, unico spettacolo alle ore 18.30, l’Associazione Culturale e Teatrale Alter Ego APS ha presentato, presso il Teatro dell’Opera di Lucera, “Il berretto a sonagli”, commedia in due atti di Luigi Pirandello egregiamente rivisitata dal regista Lello Di Gioia. Le scenografie sono state curate da Nicola Delli Carri e dalle Assistenti Gina Rubino e Giuseppe Tanese.
La rappresentazione ha avuto un grande successo e ha fatto registrare il pienone in sala e in platea. Un calorosissimo pubblico ha mostrato profondo consenso per questo classico teatrale riadattato anche dall’indimenticabile Eduardo De Filippo e definito da Leonardo Sciascia la più perfetta commedia di Pirandello.
Nel lavoro si alternano, in un perfetto equilibrio, gioia e dolore, riso e pianto, esaltazione e rassegnazione, essenza e bisogno di apparenza, verità e ipocrisia. Peccato che alla fine la verità venga immolata sull’altare dell’ipocrisia. Sublimi gli attori che hanno impersonato i personaggi pirandelliani: Elena Mastroluca (Beatrice, moglie del Cavalier Fiorica), Roberto Vicario (lo scrivano Ciampa), Tiziano Pilla (fratello della signora Beatrice), Annita Scioscia (la Saracena), Gabriella Aufiero (la cameriera di casa Fiorica), Vanessa Salinno (moglie di Ciampa e amante del Cavalier Fiorica), Fiorenzo Fattibene (Commissario di polizia e amico della famiglia Fiorica) e Rosanna Postorino (madre di Beatrice).
La vicenda è semplice ma al contempo complessa e ruota intorno al tema della gelosia e dell’adulterio. Il cavalier Fiorica tradisce la sua consorte Beatrice con la moglie del suo scrivano Ciampa. Tutto fila liscio fino a quando Beatrice scopre il fattaccio e, consigliata dalla Saracena, trama un marchingegno per scoprire la tresca. Ma il piano riesce a metà. Infatti i due amanti, trovati nel loro nascondiglio, non vengono colti in flagrante. Denunciati, verranno arrestati ma tutto si risolverà in una bolla di sapone. Il più danneggiato dal precipitare degli eventi è lo scrivano Ciampa che, pur al corrente del comportamento irrispettoso della moglie, ha sempre coperto la magagna per non fare la figura del “cornuto” di fronte alla società. Tutti incolpano la signora Beatrice per questo epilogo poco felice ma il tempo stringe ed urge una soluzione affinché ogni cosa torni al suo posto e ognuno possa ricollocare il proprio “pupo” nella società. La soluzione è proposta proprio da Ciampa; Beatrice deve fingersi pazza e trascorrere alcuni mesi in manicomio. Nessuno oserebbe criticare una signora in balìa della più mera follia. In poco tempo questa brutta faccenda verrebbe dimenticata e ogni “pupo” smascherato tornerebbe a ricoprire il suo dignitoso ruolo.
Due atti davvero entusiasmanti, basati sostanzialmente, per dirla alla maniera di Ciampa, sull’alternarsi delle tre corde della mente umana: la corda seria, la corda civile e la corda pazza.
Gli Alter Ego APS sabato 22 gennaio, in orario antimeridiano, hanno messo in scena l’opera per gli studenti delle scuole superiori e anche in questo caso l’affluenza è stata straordinaria. A proposito dell’appuntamento con le scuole, Lello Di Gioia, nel suo intervento a conclusione della serata di domenica 23 gennaio ha detto con molto entusiasmo: «I ragazzi ci hanno veramente emozionato, ci hanno riempiti di gioia e ci hanno lanciato un messaggio che adesso noi giriamo a voi. Questi ragazzi che sono figli della nostra Lucera, città d’arte e di cultura, hanno detto: “Sostenete il teatro amatoriale perché è una risorsa del territorio e ha tanti talenti”. Lo abbiamo dimostrato stasera. Naturalmente oltre a creare indotto, ci dà la possibilità di incontrarci in questo luogo, in questa struttura che ci invidiano molte città che hanno una popolazione doppia, tripla della nostra però non hanno né teatro né cinema. Quindi un invito! Sostenete il teatro amatoriale perché è una grande risorsa».
Parole sacrosante! Non ci resta che fare tanti complimenti al gruppo teatrale con l’augurio di rivederli prestissimo in scena.
Deborah Testa