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Lucera. Pitta su Viale Castello e sulla «ennesima corbelleria» di Tutolo

LUCERA – «Sul progetto di Viale Castello non intendo far passare altri due anni ben sapendo che quell'opera richiede altri tre mesi per la sua conclusione».

Così il sindaco di Lucera Giuseppe Pitta durante la conferenza stampa tenuta in Sala Giunta a Palazzo di Città la sera del 9 gennaio appena trascorso. Ripercorre le tappe, Pitta, dal 2017, quando il progetto per il "restyling" di Viale Castello venne alla luce dopo un concorso di idee che invero convinse più la maggioranza capeggiata dall'allora sindaco Tutolo che la città tutta, visto come quel tratto importante tra la villa comunale e la fortezza svevo-angioina ha peraltro attraversato tante peripezie ed è ancora lì tra le opere incompiute di Lucera che ora il primo cittadino Giuseppe Pitta intende portare a termine.

Il sindaco ha però avuto da aggiungere altro a quanto detto nell'incontro con gli organi di informazione (come dal video che trovate in questa pagina), in risposta alle solite litanie messe in atto dal consigliere regionale di Lucera in una delle sue dirette facebook che non trovano ormai più molto seguito rispetto ai grandi numeri a cui ci aveva abituato.

«Apprendo pure, che in una diretta – ha affermato Pitta in un comunicato stampa odierno –, qualche persona non ben informata sostiene nuovamente che vi fosse la possibilità di finanziare gli aumenti di spesa per il completamento dei lavori di Viale Castello con i fondi messi a disposizione dal finanziamento regionale StradaxStrada (non è la prima volta che sostiene questa corbelleria a fini denigratori non avendo altri argomenti). A tal proposito faccio osservare che questo avrebbe comportato la rinuncia a rifare il manto stradale di interi quartieri come quello dei Cappuccini, ad esempio, che non vedevano l’asfalto da almeno quaranta anni o, magari, la rinuncia al rifacimento della strada per San Severo che da decenni versava in condizioni vergognose, di Via Aspromonte e tante altre. Ma anche volendo fare questa scelta scellerata, ci si sarebbe scontrati con quanto previsto al punto 5.3 del Bando Regionale dove si stabilisce espressamene che “Non sono ritenute ammissibili spese relative a interventi per i quali alla data di concessione del contributo siano già state avviate le procedure di gara per l’affidamento dei lavori”. Per rinfrescare la memoria a chi fa finta di non sapere – ha concluso Giuseppe Pitta – per Viale Castello non solo erano avviate le procedure di gara, ma erano pure concluse con l’affidamento dei lavori, pertanto i fondi di StradaxStrada non potevano essere utilizzati per finanziare i lavori di Viale Castello.

Spero di essere stato chiaro ed esaustivo, a beneficio di chi vuole davvero conoscere la verità».

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