Noi e l’immagine - La fotografia di Emanuele e Giuseppe Cavalli finalmente a Lucera Il sindaco non ha potuto che confermare la bellezza dell’analoga mostra romana, che ha già avuto modo di vedere nei giorni precedenti, e ha tenuto a ringraziare i familiari degli artisti per averne permesso il trasferimento nella città natale dei due fratelli
Lucera, 22.03.2022 - Si è tenuta a partire dalle ore 18.00 dello scorso 19 marzo presso l’ex convento di San Pasquale oggi biblioteca-pinacoteca del Comune di Lucera, la conferenza stampa di presentazione della mostra, organizzata in collaborazione con l’Università di Roma “La Sapienza”, dal titolo “Noi e l’immagine - La fotografia di Emanuele e Giuseppe Cavalli”, ospitata nel cavedio della stessa biblioteca-pinacoteca comunale tutti i giorni fino a giovedì 14 aprile dalle ore 09:00 alle ore 12:00 e dalle ore 16:30 alle ore 18:00.
A introdurre l’evento, a cui erano presenti tra gli altri – oltre ovviamente all’assessore alla Cultura Antonella De Sabato e al sindaco Giuseppe Pitta, gli autori Marcello Sparaventi e Cristian Vescovi – è stato Giuseppe Trincucci, il quale ha profuso grande impegno nel portare a Lucera le opere dei due artisti a cui la città di Lucera ha dato i natali, due illustri fratelli rappresentanti dell’arte del ‘900. Notevole è stato il contributo dato alla fotografia italiana dalla scuola marchigiana, i cui maggiori esponenti, Mario Giacomelli e Ferruccio Ferroni, fecero tesoro proprio degli insegnamenti del maestro Giuseppe Cavalli. Trincucci ha anche spiegato che la mostra si è potuta realizzare grazie alla disponibilità degli archivi dei due artisti lucerini: in particolare, quello di Giuseppe è stato ordinato da Alessia Venditti ed è conservato presso la famiglia Prignano e quello di Emanuele è disponibile grazie al nipote Emanuele De Regi, il quale, dal canto suo, senza riuscire a nascondere l’emozione provata nel rivedere dopo tanto tempo Lucera, ha evidenziato l’importanza del fatto che gli artisti “tornino a casa”.
È stato però sicuramente lo storico dell’arte Manuel Carrera a studiare in maniera più approfondita la figura di Emanuele Cavalli, nato a Lucera e recatosi a Roma durante l’adolescenza pur tornando periodicamente nella sua città, dove realizzò numerosi quadri, tanto che il suo archivio è stato in gran parte donato alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Di Emanuele, come ha riferito lo stesso Carrera, non si conosceva invece l’opera fotografica, venuta in seguito alla “luce” (è il caso di dirlo) grazie a uno studio di altissimo livello fatto proprio da “La Sapienza” e da cui è emersa una personalità di spicco, punto di riferimento in primis per il fratello, che alla fotografia legò la sua fama. Carrera ha quindi approfittato per ricordare che c’era già stata una mostra dei due fratelli l’anno scorso a Senigallia, ma a suo avviso in quell’occasione non era stato effettuato il grande lavoro di ricerca realizzato invece per la prima volta per quest’ultimo evento, in vista del quale peraltro le foto sono state digitalizzate dall’associazione “Emanuele Cavalli”. A dire dello storico dell’arte la mostra lucerina è suggestiva in quanto è stata allestita come una sorta di album di famiglia.
Il sindaco non ha potuto che confermare la bellezza dell’analoga mostra romana, che ha già avuto modo di vedere nei giorni precedenti, e ha tenuto a ringraziare i familiari degli artisti per averne permesso il trasferimento nella loro città natale.