S. Agata di P., 04.09.2010 - È così che viene definito dalla Agritre s.r.l. (Gruppo Tozzi) in un comunicato pubblicato qualche settimana fa sulla stampa locale e in rete (Un progetto Pulito), il suo progetto di una centrale termoelettrica a paglia nel comune di Sant’Agata di Puglia (FG).
Come prima uscita, da parte della Agritre s.r.l, ci saremmo aspettati una comunicazione sì di parte, ma non così lontana dalla realtà. È stupefacente come il marketing aziendale, messo in campo dalla società per piazzarci un’iniziativa del tutto negativa per l’ambiente e la salute delle popolazioni locali, arrivi a definire un’industria insalubre di prima classe (DM 5/09/1994) un progetto pulito.
Come si può arrivare a mistificare così la realtà ha dell’incredibile.
Se un’attività che immette in atmosfera quantità rilevanti di sostante nocive e tossiche per la salute viene definita pulita, ci domandiamo quali siano per la Agritre le attività economiche ad elevato impatto ambientale. In realtà, con l’approccio adottato nel comunicato la Società ha dimostrato di essere poco affidabile nella sua comunicazione, fatta di evidenti stravolgimenti della realtà e di benefici ventilati per il settore agricolo, al momento inesistenti e tutti ancora da dimostrare, dichiarando altresì, l’esistenza di un accordo con le organizzazioni di categoria che invece è solo un’intesa preliminare che fa riferimento ad altra società (Agripower) e ad altro comune della provincia di Foggia (Ascoli Satriano).
Sarebbe stato più corretto dichiarare, sin dal principio, che si tratta di un’attività che ha un pesante impatto ambientale a causa dell’inquinamento dell’aria e del suolo delle aree limitrofe, che presenta rischi per la salute pubblica, ma che è consentita e regolamentata per legge ed in grado di generare, allo stato dei fatti, grandi profitti per le società che le realizzano grazie a meccanismi di incentivazione. Un’attività molto profittevole per Agritre, proposta in modo non sostenibile e molto dannosa per il territorio che la ospita, viene definita pulita e senza rischi per la salute anche se di fatto per legge è inquadrata come industria insalubre: cioè non sana, dannosa per la salute.
Ci auguriamo che il prossimo comunicato della Agritre s.r.l sia più ancorato alla realtà, evitando di spacciare per pulito ciò che invece per sua natura, anche allo stato attuale della tecnologia e della normativa italiana non può esserlo.
Corrado Cancellaro
Partito Democratico
Sant'Agata di Puglia