I sindaci della diga, Santoro e Guerrera: «Piano dei Limiti, si cominci dai Comuni»
Comunicato congiunto dai sindaci di Celenza Valfortore e Carlantino. Per Santoro e Guerrera l’iter del nuovo invaso deve partire dalle opere di servizio
Carlantino, 20.05.2009 - «Finalmente il governo nazionale ha riconosciuto il danno sociale, economico ed ambientale che la nuova diga provocherebbe ai nostri comuni». Con queste dichiarazioni il sindaco di Carlantino, Vito Guerrera e quello di Celenza Valfortore, Francesco Lucio Santoro, hanno voluto ribadire la loro posizione sull’invaso di Piano dei Limiti dopo le polemiche seguite alla lettera del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli e dopo il tavolo tecnico svoltosi pochi giorni fa a Palazzo Dogana con tutte le parti interessate. «I nostri comuni – spiegano in una nota congiunta – hanno sempre fatto la loro parte e continueranno a mantenere le loro posizioni. L’iter per la realizzazione della diga può partire subito: da un lato con le opere di base e collaterali alla costruzione dell’invaso e dall’altro avviando le infrastrutture chieste dai comuni a compensazione ed inserite nell’accordo programmatico».
Guerrera e Santoro fanno riferimento in particolare alla strada a scorrimento veloce “Fortorina”, che collegherà la statale 17 (dal ponte 13 archi, in prossimità dello svincolo di Celenza) alla regionale 1 in prossimità di San Paolo di Civitate. Progetto che dovrebbe essere finanziato dai 17 milioni di euro che fanno parte della quota regionale stanziata per la diga. Non solo, oltre alla Fortorina, i comuni hanno chiesto con forza, in merito agli espropri, la equiparazione dei valori dei terreni pugliesi a quelli molisani. A tal scopo, martedì scorso, la Commissione Provinciale si è riunita per discutere proprio della questione degli espropri dei terreni dei comuni pugliesi interessati dalla costruzione dell’invaso.
Ma i sindaci tornano anche sulla questione della disparità di trattamento, in termini economici, da parte del Governo tra i comuni pugliesi e quelli molisani. Nella lettera del ministro Matteoli, infatti, si legge che «…le opere di compensazione per le popolazioni locali molisane vengono ribadite e confermate». Occorre precisare che alcuni mesi fa, la Regione Molise aveva sottoscritto un accordo quadro con il Governo nazionale dove sono previste, per la realizzazione della diga, opere di compensazione per le popolazioni locali molisane come le strade a scorrimento veloce, direttrici di raccordo stradale, rimboschimenti ed infrastrutture per il turismo per un importo totale di ben 130 milioni di euro. Accordo che aveva fatto infuriare i sindaci pugliesi che non capivano questa disparità di trattamento tra la Puglia ed il Molise, ancor di più alla luce degli ultimi tagli. Come già noto, infatti, i fondi disponibili per Piano dei Limiti sono stati decurtati da 118 milioni di euro agli attuali 65 milioni. Nonostante ciò, i milioni da destinare al ristoro dei comuni molisani restano sempre 130.
«Al di là delle polemiche, noi comuni saremo vigili ed attenti affinché non si verifichi un altro “scippo” sempre ai danni della parte più debole – hanno concluso i due primi cittadini –. Speriamo che con la realizzazione delle prime opere i nostri comuni possano iniziare ad intravedere spiragli di futuro uscendo dal loro storico isolamento».
Comune di Carlantino
Sindaco: Vito Guerrera
Comune di Celenza Valfortore
Sindaco: Francesco Lucio Santoro
Info e foto: www.tuttiacarlantino.blogspot.com