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POLITICA

Fabrizio Abate e il pericolo cedimento in via Appulo Sannitica, ma non vi sarebbe nessun riaschio
Le rassicurazioni sono arrivate dalla risposta del nuovo dirigente che ha riferito anche dell'assenza di "allarmismo" pronunciata dal funzionario Antonio Lucera
Lucera, 31.12.2021 – Dopo aver fatto la sua prima interrogazione Fabrizio Abate ha voluto ricordare al sindaco Giuseppe Pitta durante l’ultimo Consiglio Comunale del 23 dicembre 2021 che una settimana prima, a causa di un cedimento strutturale verificatosi in uno stabile di via Appulo Sannitica, i Vigili del Fuoco e la Polizia Municipale intervenuti prontamente sul posto avevano chiesto l’intervento di un tecnico comunale, così in quell’occasione era intervenuto l’ing. Pietro Savoia, al primo giorno di mandato, nuovo dirigente all’Urbanistica dell’Ente. Tuttavia, «poiché si tratta di pronto intervento con pregiudizio per la pubblica e privata incolumità, l’art. 54 del TUEL prevede che il sindaco emetta un’ordinanza contingibile e urgente per garantire le stesse»: il provvedimento sindacale, come ha fatto notare il consigliere, deve essere in questi casi tempestivamente e obbligatoriamente emesso al fine di scongiurare l’irreparabile a seguito dell’istruttoria da parte del tecnico intervenuto sul posto, unico soggetto che avendo preso visione dell’accaduto e quindi dei danni può proporre al sindaco le opere ovvero le attività contingibili e urgenti che il privato proprietario deve attuare nell’immediato al fine di garantire quell’incolumità, ma fino a quel momento, a circa sette giorni di distanza dall’accaduto ciò non era ancora avvenuto e quella, a dire di Abate, era un’omissione gravissima in quanto quella situazione avrebbe potuto comportare grossi problemi.
Inoltre, dell’emissione dell’ordinanza sindacale sarebbe dovuto essere notiziato anche il Prefetto, atteso che dalla mancata osservanza della stessa sarebbe scattata sia la denuncia penale per coloro che risultassero inadempienti ai sensi dell’art. 650 del Codice di Procedura Penale sia i poteri sostitutivi finalizzati alla realizzazione delle opere in danno da parte del Comune, pertanto il consigliere ha chiesto al primo cittadino, dal momento che di quell’ordinanza obbligatoria per legge non trovava traccia, di spiegargli perché non l’avesse fatta.
Il sindaco ha risposto che il dirigente all’Urbanistica non gli aveva proposto una bozza di quell’ordinanza perché evidentemente non ce n’era bisogno. Proprio Savoia, dopo aver descritto le condizioni di quella costruzione, ha riferito di essersi confrontato con l’architetto Antonio Lucera e di aver concordato di non creare troppo allarme in quanto a dire dell’ex dirigente la situazione non era preoccupante: «In ogni caso oggi sono andato a fare un ulteriore sopralluogo e ho avuto modo di verificare che in questi giorni la situazione è stazionaria, nel senso che le lesioni non si sono ampliate».
Greta Notarangelo
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