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«Irrisolti i problemi del servizio di emergenza-urgenza»
Appello al Presidente Nichi Vendola

Foggia, 13.03.2006 - Con nostro rammarico, registriamo un rallentamento nelle azioni messe in atto per arrivare a definire la questione inerente gli operatori del servizio di emergenza-urgenza. Il Movimento Volontari 118 di Capitanata si chiede, e domanda alla Regione Puglia, come mai si siano attivate delibere Regionali (n° 1366 del 03/09/2004) e delibere di Direttori Generali come quella dell’ASL FG/1 (datata 2 Marzo 2006 n° 115 del registro) in cui si individuano carenze in organico di medici e infermieri, ma non si parla assolutamente della terza componente che opera nel sistema di emergenza. Ci riferiamo agli Autisti-Soccorritori, i quali sembrano figli di un Dio minore di cui nessuno si occupa. Gli Autisti-Soccorritori sono di fatto esclusi da ogni discorso di carattere integrativo professionale, soprattutto quelli che operano con Associazioni di volontariato (ma non solo). Queste ultime, troppo spesso, non brillano per trasparenza e correttezza. Il Movimento Volontari 118 di Capitanata non comprende perché nell’istituendo DIPARTIMENTO DI EMERGENZA, organismo in cui andranno ad integrarsi tutte le figure professionali che operano nell’emergenza (medici, infermieri, operatori di C.O. ecc.), non sia stato previsto anche l’inserimento degli Autisti-Soccorritori. Ancora una volta si discrimina questa figura, che fa parte, a tutti gi effetti, sia nei compiti e sia nei ruoli, degli operatori di emergenza. Il nostro obbiettivo è quello di portare alla luce questa situazione di estremo precariato, francamente imbarazzante, che vede coinvolti centinaia di operatori in tutta la Puglia. Torniamo a chiedere il sostegno di tutte le forze sociali, politiche, sindacali, affinché questo problema sia affrontato e risolto. Gli Autisti-Soccorritori “VOLONTARI” assicurano un servizio di emergenza-urgenza 24 ore su 24, 365 giorni all’anno, in turni di otto ore, senza tutela né giuridica né sindacale né di altra natura a proprio rischio, con il rischio più o meno rinfacciato di essere espulsi, non appena qualcuno si permette di porre delle domande. È nella garanzia effettiva del diritto all’assistenza sanitaria che si misura la volontà politica di un Governo Regionale di distinguersi dal passato, un passato privo di tutela per lavoratori e volontari, fatto di precariato e di mancanza di diritti. La sanità deve essere vetrina delle amministrazioni pubbliche ed è da come è organizzata che si qualifica una politica sanitaria che inquadri i reali problemi dei cittadini.
È per questi motivi che ci rivolgiamo ancora una volta al Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, del quale conosciamo la grande sensibilità, che sempre dimostra verso le problematiche sociali, e nella cui persona molti di noi hanno riposto grande fiducia e aspettativa. Presidente, i problemi del servizio di emergenza-urgenza restano tuttora irrisolti e affrontati in modo inadeguato. Noi auspichiamo un Suo impegno diretto e risolutivo. Gli operatori del 118 chiedono di poter operare al meglio, in un quadro di diritti e di doveri che garantisca ai cittadini un servizio efficiente.

Il portavoce del Movimento 118
Michele Belluscio



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