BMP, la Fim Cisl replica all’azienda
Antonio Zenga:
«Albano dimostri l’assenteismo di cui parla, altrimenti farebbe bene a tacere»
Foggia, 21.07.2005 - «Se la dirigenza della BMP di Manfredonia ritiene illegittime le assenze dal lavoro non deve far altro che attivare i controlli previsti dalla legge». È la secca replica del segretario generale della Fim Cisl di Foggia, Antonio Zenga, alle dichiarazioni rilasciate da Rocco Albano, amministratore delegato della BMP Le Bèlier Italia, alla stampa, con le quali lo stesso lamentava un eccessivo assenteismo.
«Rilasciare dichiarazioni di quel tipo alla stampa - afferma il segretario della Fim, sindacato maggiormente rappresentativo all’interno dell’azienda, che produce apparati frenanti per auto - è assolutamente pretestuoso da parte dei vertici aziendali che, se hanno le prove di un ingiustificato assenteismo dei lavoratori, possono rivolgersi agli organismi competenti, magari per contestare la veridicità delle certificazioni sanitarie o dei permessi regolarmente previsti dal contratto di lavoro - continua Zenga - altrimenti è meglio non alimentare polemiche strumentali che lasciano trapelare diversi, malcelati e non menzionabili obiettivi ai quali il sindacato saprà, eventualmente, opporsi in maniera vigorosa».
La segreteria provinciale della FIM, inoltre, evidenzia che l’azienda non ha tuttora dato seguito all’accordo, stipulato con le parti sociali il 20 luglio 2004, nel quale si regolamentavano anche le assenze dal lavoro: la BMP non ha inteso istituire la prevista commissione paritetica, né convocare l’incontro di verifica che, come da accordo sottoscritto, si sarebbe dovuto tenere entro il 30 giugno.
È severo il giudizio del sindacato. «Evidentemente le sorprendenti affermazioni sull’assenteismo e sui presunti “malati immaginari” rilasciate dall’azienda - sostiene il responsabile territoriale della Fim - testimoniano anche una certa incapacità nella gestione delle risorse umane, le quali andrebbero coinvolte e motivate nell’organizzazione del lavoro, in special modo per quanto attiene le difficili condizioni degli ambienti lavorativi, caratterizzate - come lo stesso Albano non ha potuto nascondere - da altissime temperature, nelle quali i lavoratori si sono sempre impegnati ad operare con sacrificio».
Il segretario della Fim, a tal proposito, ricorda all’azienda che «…il buon livello occupazionale raggiunto dalla BMP Le Bèlier è dovuto anche al senso di responsabilità manifestato dalla Fim Cisl che ha saputo sostenere la crescita aziendale attraverso la sottoscrizione di accordi di flessibilità nei momenti cruciali della produzione». Secondo la segreteria territoriale della FIM, inoltre, i lavoratori della BMP «…sono ben consapevoli di operare in una fonderia, ma questo non esonera l’azienda dal dovere di impegnarsi a migliorare gli ambienti di lavoro, affinché essi siano ottimali e funzionali alla crescita professionale e produttiva».
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