Fisascat Cisl: stato di agitazione dei lavoratori della S.M.A.
Il
segretario Felice Cappa: «È necessario valorizzare le esperienze professionali reali nonché il know-how aziendale acquisto fino ad oggi»
Foggia, 11.11.2005 - I sindacati hanno decretato lo stato di agitazione dei 316 lavoratori della S.M.A. impegnati in Puglia, di cui circa 100 in provincia di Foggia. La decisione delle organizzazioni sindacali è stata presa a seguito dell’incontro - il cui esito è stato giudicato insoddisfacente - svoltosi a Bari, presso l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia, tra le organizzazioni sindacali, Fisascat Cisl di Foggia e Filcams Cgil di Lecce, e l’Assessore all’Agricoltura, Enzo Russo, accompagnato dal dirigente competente. Nell’incontro è stata affrontata approfonditamente la vertenza dei 316 lavoratori - impegnati in attività antincendio, manutenzione, topografia e meteorologia - stabilizzati mediante la convenzione tra Regione Puglia e S.M.A. s.p.a. La riunione era stata richiesta dal sindacato per esprimere “…preoccupazione rispetto al mantenimento dei livelli occupazionali successivamente alla scadenza della convenzione fissata in ottobre”.
L’Assessore regionale, intervenendo sull’argomento, ha chiarito la titolarità del suo assessorato rispetto alla convenzione, ribadendo che la stessa appartiene al Governo Regionale, in quanto le competenze investono più assessorati (Lavoro, Agricoltura, Bilancio ed Ambiente). L’Assessore Russo ha assunto l’impegno di relazionare nella prossima giunta regionale sulle problematiche scaturite dall’incontro, inoltre si è impegnato a convocare le parti sindacali entro la prima metà di gennaio, presso la Presidenza della Giunta Regionale, per un incontro nel quale la Regione espliciterà la propria soluzione definitiva rispetto all’intera vertenza.
Nel suo intervento, il segretario generale della Fisascat di Foggia, Felice Cappa, accompagnato dal segretario regionale della categoria, Vincenzo Riglietta, ha evidenziato «…l’esigenza di conoscere il piano della giunta regionale rispetto alla continuità del progetto in essere, finalizzato ad un servizio reale e non assistenziale per il territorio regionale. È necessario - ha aggiunto Cappa - valorizzare le esperienze professionali reali nonché il know-how aziendale acquisto fino ad oggi».
Il sindacato ha ribadito ulteriormente la “…validità del progetto nel contesto di difesa e tutela del patrimonio boschivo, nonché dell’allargamento a tutta un’altra serie d’opportunità rivenienti dal riassetto del sistema idrogeologico e di vulnerabilità sismica, oltre che di tutte quelle forme di redditività derivanti da un piano d’impresa, in modo da rendere competitivo per il futuro un progetto industriale complessivo”.
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