No all’e-mail con più indirizzi in chiaro (La rubrica dell'avv. Marco Pagliara)
Regola per la corretta comunicazione attraverso l'so della posta elettronica
Lucera, 19.02.2020 - Il Garante per la privacy, con provvedimento del 9 gennaio 2020, ha dichiarato illecito l’invio di una e-mail destinata, contemporaneamente e con gli indirizzi in chiaro, a sedici genitori di bambini non in regola con l’obbligo delle vaccinazioni.
L’e-mail andava dunque inviata a ciascun genitore separatamente, in modo personalizzato, o utilizzando lo strumento della “copia conoscenza nascosta” (CCN), per rendere ogni indirizzo riservato.
Il Garante ha precisato che le informazioni contenute nella comunicazione sono qualificabili come dati relativi alla salute dei minori. Tali dati possono essere trattati solo sulla base di un idoneo presupposto giuridico, rispettando i principi di liceità, correttezza e trasparenza nonché di minimizzazione, in modo sicuro e solo se adeguati, pertinenti e limitati rispetto alle finalità per le quali sono trattati.
Di conseguenza l’Autorità, oltre ad aver dichiarato illecito il trattamento, ha ammonito il titolare del trattamento a conformare l’invio di comunicazioni alle disposizioni e ai principi che tutelano i dati personali.
Pertanto, nel caso di comunicazioni di posta elettronica destinate a più soggetti, è sempre opportuno verificare se tramite le stesse vengono trasferiti dati personali che devono rimanere riservati (anche l’indirizzo di posta elettronica è un dato personale). In tal caso dovrà procedersi all’invio personalizzato o utilizzando lo strumento della “copia conoscenza nascosta” (CCN), al fine di evitare trattamenti illeciti.
Avv. Marco Pagliara
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